798: lo spazio creativo ed artistico di Pechino

Benvenuti alla Zona 798

Nel Dicembre 2001, La signora Wu Hayuan, professoressa della Accademia Cinese delle Belle Arti e famosa fashion designer, tenne un grande evento/conferenza stampa dal titolo “PUNTI DI VISTA NEL 2002”, presso un capannone nella vecchia fabbrica in disuso alla periferia di Pechino, denominata “706”.

Questa conferenza stampa e’ da considerarsi decisamente un evento epocale nella vita artistica dell’intera nazione cinese perché inauguro la stagione delle LOFT TIDE in Cina.

Cosa si intende per Lofto Tide? Si intende l’uso di grandi spazi altrimenti destinati all’abbattimento (vecchie fabbriche, capannoni, zone urbane abbandonate, ecc. ecc.) per fini creativi. Non una novità per l’Occidente, ma una grande svolta per la Cina se si immagina l’abbondanza di questi grandi ed inutilizzati spazi che erano li destinati ad aspettare le ruspe per portarli via.
In effetti, si trattava di interessanti esempi di architettura “di Stato” degli anni 50-60, con delle peculiari caratteristiche e, cosa non da poco, con una memoria storica legata al tempo in cui la Cina di Mao cercava disperatamente di industrializzarsi al fine di non rimare un paese esclusivamente agricolo. Alte e spaziose aree industriali smantellate, grandi cancelli di ferro mangiati dal tempo, grandi tubature sopraelevate ed arrugginite, sono gli ingredienti comuni di queste aree cosiddette LOFT. La caratteristica architettonica delle aree Loft e’ di non avere quasi del tutto partizioni al proprio interno, e questo si sposa abbastanza bene con la possibilità’ di avere al proprio interno mostre od esibizioni.

Io sono di Bari e, per fare un esempio concreto, anche se “doloroso”, la Fibronit, fabbrica tristemente nota per le sue dannose fuoriuscite di polveri di amianto, se bonificata, sarebbe il perfetto equivalente di quello che rappresenta ora a Pechino uno dei più importanti e famosi spazi creativi ed artisti del mondo: la Zona 798. Questa idea creativa di trasformare il “rifiuto” in qualcosa di utile, viene da lontano, precisamente dal quartiere SOHO di New York. In Cina, gli artisti lavorano e spesso vivono in questi vecchi complessi che hanno oramai preso le sembianze ed i colori di coloro che ci hanno speso tempo e denaro per trasformarli in quello che sono ora.

Il video della Zona 798

La Fabbrica Artistica 798 di Pechino e’ decisamente il più famoso di questi Loft. La fabbrica, costruita negli anni 50 con l’aiuto della ex Unione Sovietica, si trova nell’area Da Shan Zi, nella zona nord orientale di Pechino. Diverse forme d’arte vengono ospitate nella Zona 798: Architettura, Scultura, Pittura, Comunicazione, Scrittura, Fotografia, Musica, ma anche legge, psicologia ecc. A margine, la 798 contiene anche tutta una serie di baretti e caffè, ristoranti di diverse cucine internazionali, ma anche uffici, piccole botteghe e librerie.

Liu Suo La

La signora Liu Suo La, una scrittrice e musicista di avanguardia, si e’ sistemata in pianta stabile in una di questi edifici obsoleti.  Il suo showroom e’ anche il posto dove vive ed e’ stato arredato in maniera molto sapiente e con gusto, grazie al sapiente utilizzo di vetro e metallo, con 2 ambienti principali, laddove l’uno, lo showroom, più  grande, include l’altro, l’abitazione. Bellissimo!
Nella Zona 798, oramai uno dei tre più importanti centri artistici e culturali dell’intera Cina, ci sono più di 150 gallerie, centri artistici, ristoranti cinesi ed occidentali, club e studio.

Giovani artisti vengono qui con le loro opere allo scopo di presentare la loro arte e di cercare lo scambio culturale con prospettive diverse.
Tornerò a trattare della Zona 798, visto che ci sono diversi artisti che meritano di essere citati e che lì espongono le loro opere, inclusi diversi italiani.

Qui di seguito una bella galleria di foto da me fatte durante una delle mie recenti visite, insieme ad un paio di link:

http://www.798space.com/index_en.asp
http://www.798art.org/

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