Riscaldatore ad Immersione

In Cina, solo di recente, con l’avvento del benessere economico in buona parte del paese, non ci pone piu’ il problema di riscaldare l’acqua.

In passato, e tutt’oggi nelle zone rurali e meno raggiunte dal benesere, la questione e’ ancora di estrema importanza, poiche’ non tutti i villaggi sono raggiunti da acquedotti o dalla corrente elettrica. Alcuni villaggi o case hanno l’una ma non hanno l’altra, e viceversa.

Ecco che, piccoli strumenti come il “riscaldatore ad immersione” diventano delle vere e proprie icone e assurgono a strumenti indispensabili nella vita quotidiana di una notevole fetta della popolazione.

Riscaldatore ad immersione tradizionale

In genere, il riscaldatore ad immersione fa coppia con il termos che poi dovra’ contere l’acqua riscaldata.

Diversi poi possono essere gli usi dell’acqua, una volta riscaldata: doccie improvvisate, preparazione di tazzoni di te verde, cottura di spaghetti istantanei oppure, nelle zone particolarmente fredde come quella in cui vivo, riempire le cosiddette “borse per l’acqua calda”.

Riscaldatore ad immersione USB

Di recente sta diventnato molto popolare il riscaldatore ad immersione USB…da non credere!

Il riscaldatore ad immersione consente di risparmiare tempo, energia elettrica e costa meno di 10 Yuan (poco piu’ di un euro).
Solitamente ha una forma ad “U”, il suo uso e’ stato bandito da tutte le Universita’ cinesi, per via del fatto che negli affollati dormitori puo’ costitutire un vero e proprio pericolo per l’incolumita’ di persone ed edifici…in fondo e’ cosi “cheap” che potrebbe facilmente innescare incendi o corto circuiti di proporzioni inimmaginabili.

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